A questo link il testo integrale del discorso di fine
anno del Presidente Giorgio Napolitano.
http://www.affaritaliani.it/static/upload/napo/0004/napolitano2013.pdf
Come detto io sono stato uno di quelli che per
protesta non ha ascoltato il discorso di fine anno di Napolitano.
Questa mattina però, ho letto su internet il testo
integrale del discorso per conoscenza della mia personale informazione. Ci sono
alcuni passaggi che mi hanno colpito e che sono oggetto di riflessioni.
Estrapolo alcuni passaggi per condividerli con voi:
pag 7: " Il coraggio degli italiani è in
questo momento l’ingrediente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa
di cui l’Italia ha così acuto bisogno. Coraggio di rialzarsi, di risalire la china.
Coraggio di praticare la solidarietà : come già si pratica in tante occasioni,
attraverso una fitta rete di associazioni e iniziative benefiche, o attraverso
gesti, azioni eloquenti ed efficaci – dinanzi alle emergenze – da parte di
operatori pubblici, di volontari, di comuni cittadini, basti citare l’esempio
di Lampedusa."
... e proprio questo è un punto cruciale, caro Presidente,
non c'è più, ne tempo ne spazio per queste cose e meno che mai per la
solidarietà: ognuno in questo paese deve avere il proprio ruolo e i problemi
che attanagliano questa nazione devono essere risolti da uno Stato che ormai da
troppo tempo non svolge il proprio compito, da Istituzioni che usano le proprie
competenze per il benessere di pochi. Quindi, disonestà o incapacità in ogni
caso questa classe politica e fallimentare e deve andare a casa.
pag. 9: "Non tocca a me esprimere giudizi di
merito, ora, sulle scelte compiute dall’attuale governo,..."
affermazione che arriva con otto mesi di
ritardo!...certo che tocca a Lei, altrimenti perchè ad aprile ha scelto di
sostenere questo governo? Se non ricordo male, le condizioni da Lei dettate
erano le riforme immediate per meglio dirigere questo paese, beh... i risultati
sono chiari, disarmanti, deprimenti e allora perchè non scioglie le Camere e
lascia scegliere agli Italiani chi vuole alla guida di questa Nazione?
pag. 15/16/17
"Care ascoltatrici, cari ascoltatori,
ho voluto esprimervi la mia vicinanza a realtà sociali dolorose, che molti di
voi vivono in prima persona, ed evocare valori e principi, necessità e speranze
di cambiamento da coltivare tenacemente. L’ho fatto senza entrare nel merito di
posizioni politiche e di soluzioni concrete, su cui non tocca a me
pronunciarmi. Come nei sette 16 anni conclusisi nell’aprile scorso, così negli
otto mesi successivi alla mia rielezione, ho assolto il mio mandato
raccogliendo preoccupazioni e sentimenti diffusi tra gli italiani."
"Conosco i limiti dei miei poteri e
delle mie possibilità anche nello sviluppare un’azione – al pari di tutti i
miei predecessori – di persuasione morale. Nessuno può credere alla ridicola
storia delle mie pretese di strapotere personale. Sono attento a considerare
ogni critica o riserva, obiettiva e rispettosa, circa il mio operato. Ma in
assoluta tranquillità di coscienza dico che non mi lascerò condizionare da
campagne calunniose, da ingiurie e minacce."
"Tutti sanno – anche se qualcuno finge
di non ricordare – che il 20 aprile scorso, di fronte alla pressione esercitata
su di me da diverse ed opposte forze politiche perché dessi la mia disponibilità
a una rielezione a Presidente, sentii di non potermi sottrarre a un’ulteriore
assunzione di responsabilità verso la Nazione in un momento di allarmante
paralisi istituzionale."
"Null’altro che questo mi spinse a
caricarmi di un simile peso, a superare le ragioni, istituzionali e personali,
da me ripetutamente espresse dando per naturale la vicina conclusione della mia
esperienza al Quirinale. E sono oggi ancora qui dinanzi a voi ribadendo quel
che dissi poi al Parlamento e ai rappresentanti regionali che mi avevano eletto
col 72 per cento dei voti. Resterò Presidente fino a quando “la situazione del
paese e delle istituzioni” me lo farà ritenere necessario e possibile."
personalmente non ho mai creduto alla storia del suo "strapotere
personale" , io ho sempre visto
nella sua persona onestà intellettuale e politica, amore per il proprio paese,
amore per la giustizia sociale, insomma lo sempre considerata al di la degli
orientamenti politici al pari di grandi personaggi di una politica che non c'è
più, uomini di spessore come PERTINI - BERLINGUER - ALMIRANTE e proprio per
questo sono deluso, amareggiato; proprio per questa mia ammirazione verso la
sua persona credo invece che stavolta Lei è stato tirato in mezzo da
politicanti che facendo leva sul suo senso del dovere hanno sfruttato la
situazione per garantirsi altri cinque anni di potere. Ora, visto il completo
fallimento di questo governo, al di la delle piccole cose fatte per imbonirsi
le masse ma che di fatto non hanno portato ne vantaggi ne miglioramenti, non
crede che sia arrivato il momento di togliere, a questi mestieranti della
politica, la scialuppa di salvataggio che lei rappresenta?...sciolga questo
Governo e diamo a questa nazione gente che ha nella propria cultura il
benessere sociale come veicolo per il benessere del singolo.
LE AUGURO UN FELICE 2014 SIGNOR PRESIDENTE!