lunedì 2 dicembre 2013

L'IMPOTENZA DELLE PAROLE

Come avrete notato è da un pò di tempo che non scrivo nessun articolo su questo blog, se non ricordo male l'ultimo post risale al 20 aprile, certo non per mancanza di argomenti, ne tanto meno per difficoltà nell'esprimere liberamente la mia opinione di uomo qualunque....ma...allora....direte, cosa c'è che non va????...beh 'è semplicemente che mi sono reso conto che ormai le parole non hanno più peso, l'esprimersi verbalmente non ha più valore e men che mai spessore; mi sono reso conto che di fronte a una classe politica volutamente e colpevolmente sorda ad ogni urla di disperazione di un popolo che sta sprofondando, di fregarsene con una durezza di sentimento e una intelligenza strafottente da costringere anche il più mite degli italiani a passare da azioni verbali ad azioni forti, violente che prima o poi sfoceranno nel caos.
Da quel 20 aprile non è cambiato molto, anzi direi niente, si va bene, il Cavaliere è uscito di scena, il fido Alfano ha rotto il cordone e ha deciso che da grande vuole fare il politico ma piu o meno erano situazione già scritte, già ampiamente previste. Quello che non è cambiato è il modo becero, subdolo, disonesto di chi ci governa che continua a farsi scudo dietro la crisi economica del paese per tenersi aggrappati ai posti di comando, con la complicità di un Presidente che di fatto non è tale e che soprattutto non rappresenta più il popolo italiano.
Avrei ancora tanto da dire, ma, cari amici, vi rimando a prossimi post, perché in questo momento di profonda amarezza e soprattutto di rabbia, scriverei delle cose che seppur, credo, condivise dalla maggior parte degli italiani è meglio non dirle.

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